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 Pietro, nasce nel 1940 da madre Umbra (degli Zenobi) e da padre Campano, nella libica città di Cirene dove il genitore, giovanissimo sottufficiale dell'Arma, comanda la locale Stazione dei Carabinieri. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, madre e figlio vengono fortunosamente rimpatriati e ricostituiranno la famiglia solo due anni dopo quando il giovane sottoffuciale ha - ancor piu' fortunosamente - elusa la prigionia inglese. Al giovane maresciallo dei Carabinieri viene assegnato il comando di stazioni sempre più importanti all'interno della Toscana: da Chiusi a Figline Valdarno - Marciano della Chiana - Castiglion Fiorentino - Bibbiena ed Arezzo. Pietro conclude ad Arezzo il suo primo ciclo di studi, conseguendo il diploma di ragioneria nel 1959 e lasciando a malincuore l'Arma nelle cui Stazioni e' vissuto sino ad allora. È suo desiderio iscriversi all'Università di Firenze, ma l'opportunità dell'Accademia di Modena (mancata per un soffio) e l' esperienza lavorativa poi lo assorbono completamente. La carriera civile è cominciata da amanuense presso la locale Pretura per proseguire poi chiamato a svolgere funzioni di impiegato presso la Cassa di Risparmio di Firenze. Nel 1962, assunto dalla soc la Rinascente viene destinato alla direzione di negozi Upim prima, e, successivamente inserito nella regia dell'Ispettorato Amministrativo del Gruppo sino all'anno 1982, quando viene assunto come Dirigente in una Società nazionale di Trasporti su strada. Nel frattempo si è sposato con una giovane romana e la famiglia si è arricchita di Elisabetta (nata a Cagliari) artista ancora in cerca di affermazione e di Alessandro (nato a Milano) giovane Quadro di una banca lombarda. Nel corso del 1985 apre uno Studio di consulenza per la Difesa del Patrimonio Aziendale, Studio che si è evoluto negli anni principalmente su tre filoni:
Le numerose pubblicazioni in materia di organizzazione e di sicurezza (security) aziendale e la specializzazione nel rapporto di lavoro concernenti i Quadri Aziendali, gli consentono l'iscrizione all'Albo dei Giornalisti che conquista nel 1998 con il n. 7574 dell'Ordine della Lombardia.
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