Pietro approda a Milano nel 1967, ha alle spalle una larga esperienza di contatti in Francia (durante le vacanze) dove gli hanno parlato dei Cadres e della loro filosofia .In seno alla Rinascente gli viene assolutamente naturale

promuovere un movimento aggregativo di colleghi 1mi livelli, ed il terreno è particolarmente fertile per collegamenti con Standa e Montedison.- Risale a quegli anni l'amicizia con Fanecco, Marinelli e Francois Legrand. Con Martinez e Maggiar (alcune segreterie della DC sono preziose nell'aiuto) assiste alla costituzione dell'Aquatem (1969-70), ma le strade si dividono quasi subito predominando la corrente socialista di Marinelli
(l'On. Craxi ci ricevera' personalmente a Roma per aiutarci nell'avvio di una associazione/sindacato)
Assolutamente libero da ogni ideologia politica, mi scopro un naturale aggregatore di uomini e consegno nelle mani di Marinelli 972 primi livelli (o aspiranti tali).
Nasce così l'Associazione Quadri. Nell'elenco che consevo sono in ordine alfabetico il 376mo del gruppo Rinascente mentre gli altri sono quasi tutti Standa. Falso quindi attribuire alla Standa - come da più parti è stato fatto la nascita del primo nucleo di Quadri del Commercio.
I due famosi piccoli triangoli rossi contrapposti.....uno dei primissimi marchi se non il primo che Francois Legarnd e Pietro portano in Europa e che ora come tanti altri è caduto nell'oblio.
Se mai uscirà il libro che volevamo scrivere: "Le Cadre Italien: où est-il??" sarà dato il massimo risalto a come è stato giacobino il pensiero italiano sul movimento dei Quadri ed ancora oggi tutt'altro che europeo.

A Bruxelles in visita per conto di un mio Cliente ebbi recentemente modo di parlare di Quadri ed i commenti che ne ho ricevuto mi hanno fatto.....vergognare!, ma ho perso il filo.....
E' il Natale del 1974 Sono tempi di frenetiche evoluzioni ed il "mobbing" della direzione Rinascente si fa sentire.....allora non lo chiamavamo ancora mobbing, ma quello di oggi al confronto e come si dice a Roma è "acqua paola"!!
Marinelli viene promosso dirigente e così è fuori causa, Virgilio, che nel frattempo è stato trasferito all'Ispettorato Amministrativo è in odore di licenziamento. Ma la Provvidenza ha in serbo per lui una sorpresa: I futuri Quadri della Rinascente e della Standa nel corso di una mitica assemblea (sono 893) decidono di confluire in Federquadri
(quella di Maggiar) sono i primi del 1977. In una relazione riservata alla Direzione del Personale Virgilio viene indicato come ispiratore ed artefice con l'amico Martinez di questa operazione anche se vuol farsi passare quale oscuro amministrativo del gruppo.
Da Via Pantano, Federquadri viene ospitata in Via Paolo da Cannobio 8 sotto l'ala protettrice dei Dirigenti del Commercio ed in particolare del Presidente Marchesi. Virgilio non verrà più convocato nè incontrerà più Chapperon Direttore del Personale Rinascente se non per essere salutato quando darà le dimissioni dal Gruppo per essere nominato Dirigente di una Azienda di Trasporti Nazionale.

E' curioso questo fatto, ma quando fu promulgata la legge 190/85, io ero stato nominato Dirigente da oltre tre anni (ALDAC n. 8694).

Ma per tornare alla storia di Federquadri: Maggiar esce di scena, i dirigenti del commercio tradiscono Martinez, Federquadri e' in disfacimento, si litiga anche sulla paternita' della sigla.
Virgilio promette a se stesso di non fare piu' politica, ma di dedicarsi alla sua ragioneria dal Luca Pacioli in avanti, numeri e numeri od anche numeretti che non lo hanno, comunque, mai piu' tradito.
Dalle ceneri del disciolto gruppo che ha affidato a Virgilio - e solo a lui (siamo nel 1977) il compito di traghettare i dispersi del Commercio verso una nuova struttura, insieme a Martinez,Baffi,Malaguti e Milani viene per la prima volta dato corpo ad una Associazione che si costituisce con atto pubblico in data 2 febbraio 1978 con il nome di SINDACATO NAZIONALE QUADRI AZIENDE COMMERCIALI AUSILIARIE E DEI SERVIZI (SNACAS). Questa struttura viene affidata alla responsabilita' amministrativa di Virgilio che in continuita' la mantiene tuttora.
Il 24 ottobre 1987 l'Assemblea dei Soci varia il nome in Federazione Naz. Quadri del Commercio Turismo e Servizi.
Nel primo luglio 1991 una nuova denominazione Federazione Nazionale Quadri Federquadri e con l'Assemblea del 31 marzo del 2001 la formulazione del nuovo Statuto.

Nel 2005 andrò in pensione (di vecchiaia! Che brutta parola....) e la mia Federquadri? Tutti dicono ch'io porto bene, ma questa volta devo farlo "il pindaccio" Federquadri e' stremata, non ha ricambi nei giovani ed i nostri ideali non sono più sentiti...... aveva ragione il Presidente Pertini quando ricevendo quello sparuto manipolo dei tredici (io ero uno dei dodici apostoli) che chiedevono la promulgazione della legge sui Quadri: "avrete vita fino a quando sgomiterete " ...... e nei miei ricordi evito di scomodare il Santo Padre (ci ha ricevuto pure Lui!) .....ci avviamo ineluttabilmente alla chiusura? NON E' DETTA L'ULTIMA PAROLA!!!

Cutensis




Milano/Roma settembre 2005
Anteprima pubblicata sul sito di cutensis

Pietro VIRGILIO
Giornalista

Area Comunicazione Quadri
Segretario Amministrativo di Federquadri

LETTERA APERTA AI SOCI FEDERQUADRI

Quelli in regola con la quota di adesione 2005 – quelli dimissionari o che non hanno rinnovato negli ultimi anni del mio mandato in previsione di una richiesta di scioglimento della Federazione.

Caro socio federquadri,
sento arrivato il momento di fare il punto della situazione per quanto concerne il nostro sodalizio, da collega e – mi piace pensare – da vecchio amico, pur se istituzionalmente questa iniziativa non rientra nelle mie attribuzioni, ma vuole rappresentare un contributo alla chiarezza ed al progresso del movimento dei Quadri cui ho dedicato larga parte delle mie passate e recenti energie.

Ricorderai come il logo federquadri sia il risultato dell’ultima revisione di una vecchia e storica sigla che vide negli anni 60 l’aggregazione dei futuri quadri del commercio del turismo e servizi e del terziario avanzato.
Io rappresento ciò che resta del gruppo fondatore ed arrivato alla pensione, intendo farmi da parte e dedicarmi al movimento da un punto di vista che sia più super partes di quanto la carica nel Consiglio Federquadri mi consenta.

Spiace dover rilevare come il gruppo dirigente federquadri non sia stato capace (me compreso) di rinnovarsi nei suoi ranghi, ma soprattutto come non sia stato in grado di reggere la sfida dell’evoluzione del mercato del lavoro e della stagnazione della legge 190 istitutiva della figura del Quadro Intermedio.

Ricordo il grande entusiasmo ed il carisma dell’amico Martinez, del compianto Pini e da ultimo il compagno di viaggio Bolzonella del quale però non condivido più nè idee nè strategia, ma lo rimprovero sopratutto di non voler prendere atto che la crisi involutiva di questo nostro movimento è giunta allo stadio finale ed abbiamo (io almeno sento d’averla) dignità di dire basta.

Oggi sul mercato della rappresentanza per i Quadri c’è di tutto e di più in termini di frammentazione, velleitarismo, discutibile presunzione e poca chiarezza di programma, la vera verità è che non esiste ancora una legge per la rappresentanza che renda compiuto il dettato costituzionale per tutti i sindacati, resta il tentativo dei numeri – dei grandi numeri – e per fare questo è necessario abdicare al desiderio di mantenere in vita sigle minori come la nostra.

Mi ha entusiasmato nel recente passato l’idea della casa comune del Management, ma anche le organizzazioni dei Dirigenti hanno litigato tra di loro, duplicando ciascuna, delle "case comuni" non sempre interamente credibili. Ma accettiamo il dato di fatto e ricaviamone il meglio possibile per gli amici Quadri.

Oltre ai Sindacati Confederali la cui tradizione non può discutersi, ma che per loro natura non possono dedicarsi alla difesa del management, tanto è vero che per il management è sorto da anni un sindacato totalmente diverso, ci troviamo oggi di fronte due grandi entità che raccolgono a 360 gradi Dirigenti – Quadri e Professional: si tratta di FEDERMANAGER e di MANAGERITALIA segue quello che io ho definito un vero e proprio Outsider nella corsa alla rappresentanza ovvero UNIONQUADRI di Corrado Rossitto ora ribattezzata CIU anche Lei per spaziare a tutto tondo sul management nazionale.
Nella mia indagine annovero anche la CUQ che ho visto nascere anni fa, ma che adesso, anche a giudicare dall’ultima trasmissione televisiva, parla solo di una minima parte di quadri e non ha neppure il pudore di citare tutte le sigle che sulla carta (solo sulla carta) la compongono.

Il resto - credo sia noto a tutti - è vera e propria frammentazione di sigle che non dico meno importanti, ma che se non convergeranno entro Federazioni collaudate e veramente credibili sono destinate via via a sparire.

Quindi che fare? Il mio invito è in questo momento per il male minore: Le due consolidate organizzazioni di Dirigenti, Quadri intermedi e Professional, restano Manageritalia e Federmanager non ne vedo altre (e non solo per il Settore Industriale e per il Commercio, per i Servizi e per il Terziario in genere) quindi, escluso il vero e proprio pubblico, possono raccogliere veramente tutto il mondo dei quadri.
A loro il compito di creare un nuovo ed unico contratto per i Quadri, io personalmente sono già a disposizione di chi voglia sfruttare in tal senso la mia esperienza.

Dopo questa lunga premessa veniamo a federquadri.
Le ultime cifre che ti sono note, caro socio, sono quelle rese pubbliche per iscritti e bilancio nel corso dell’ultima assemblea triennale della federazione celebratasi nel marzo del 2001. Da allora non abbiamo più avuto il coraggio di riunirci.
Allo stato attuale i soci si sono ridotti ad una cifra assolutamente inconsistente, né vi sono più denari da spendere essendo bloccato il residuo fondo di scorta per una vertenza con l’Istituto di Credito cui abbiamo affidato le nostre modestissime risorse
residue.
Non potendomi sottrarre alle mie responsabilità di Tesoriere manterrò questa carica sino allo scioglimento di federquadri, ma prendo da subito ogni possibile distanza dal residuo Consiglio che è come me in prorogatio.

Per i Soci vecchi e nuovi ricordo che, pur restando il Presidente il Rappresentante Legale della federazione, la persona che ha sempre trattato i dati sensibili delle iscrizioni, è il sottoscritto; l’archivio dei soci è da me custodito sia a livello cartaceo che di pc, ed alla mia persona vanno indirizzate le eventuali domande per la modifica, la cancellazione e/o la restituzione della documentazione di cui alla Legge sulla privacy secondo le diverse denunce presentate dal Tesoriere alla Prefettura di Milano. La mia
idea è quella di pubblicare sul sito NOIQUADRI.it l’elenco nominativo storico del " chi è" dei Quadri; chi poi mi chiederà (ai sensi della legge sulla privacy) la cancellazione del suo riferimento, sarà immediatamente accontentato chi vorrà diversamente farne"vetrina" resto sin d’ora a sua completa disposizione.

Caro Socio, a te ora – la scelta: lasciare che le cose vadano avanti così, oppure darmi delega per indire una assembleachiarificatrice, oppure esprimerti in modo netto verso una chiusura della federquadri e/o darmi delega per confluire in una delle organizzazioni dei Dirigenti che hanno aperto ai Quadri.

La tua opinione, anche se per carenza di risposte non potrò avanzare nel progetto, mi sarà comunque utilissima e mentre resto in attesa di sentirti, ricevi tutto il mio caloroso saluto.

Pietro Virgilio
Viale Enrico Martini 9
20139 MILANO
pietrovirgilio@cutensis.com
Cell.: +39 335 8365910
 

Ti prego di consultare il sito: www.noiquadri.it - Vorrai scusarne l’elementarità, ma c’è tutta la mia buona fede e l’entusiasmo di aiutarti a chiarire le idee sul movimento dei quadri.